Sono pochi i coloranti ed i pigmenti che hanno segnato la storia dell’uomo, diventando simboli di un particolare status sociale: tra questi, sicuramente, vi è la porpora di Tiro.
La porpora, come ho più dettagliatamente spiegato su Research for Cultural Heritage, è un colorante ottenuto con un processo macchinoso, costosissimo, ma che permetteva di ottenere una tonalità di rosso così particolare che nell’antica Roma era divenuto un colore riservato alle tuniche di aristocratici e imperatori.
Questo colorante si otteneva dalla secrezione di una ghiandola di molluschi gasteropodi muricidi, ed essendo di origine animale, vi erano svariati composti a a contribuire al colore finale.
Le tuniche porporate, dunque, non erano tutte dello stesso identico colore: oggi siamo abituati a tonalità standardizzate, dovute alla produzione di massa di coloranti e pigmenti che si presentano pressoché tutti identici. Il colore finale di un vestito o una tunica romana era, invece, influenzato da molti altri fattori, tra cui la durata e la quantità di esposizione al sole ed il procedimento di tintura dei vestiti.
La porpora di Tiro era la più amata e la più apprezzata in tutto il Mediterraneo. Non è difficile immaginare che le stoffe porporate avessero un costo spropositato: per la produzione di circa 1.5 grammi di polvere erano necessari almeno 12.000 molluschi e con tale quantitativo di Porpora si poteva tingere solamente una parte di tunica, dunque immaginiamo il costo stellare che poteva avere quella dell’Imperatore che era completamente tinta! Non mancavano, perciò, le falsificazioni a basso costo, con l’impiego di altri coloranti ben più economici come il chermes (anch’esso un colorante di origine animale, da Coccus ilicis, ma molto meno stabile e di un colore meno intenso).
Gli elevatissimi costi per l’ottenimento della porpora fecero lentamente cadere in disuso questo colorante; solamente Perkin, con il suo primo colorante sintetico – il color malva – si avvicinò al tanto amato color porpora.
I segreti di Tiro, però, furono rivelati solamente nel 1909, quando Paul Friedländer, un chimico tedesco, scoprì finalmente il 6,6’-dibromoindaco, ovvero il responsabile del tanto bramato color porpora.
L’articolo completo qui: http://www.researcheritage.com/2019/07/porpora-di-tiro.html
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